Utilizzare il parcheggio disabili costituisce il reato di violenza privata
- 14 aprile 2017
- opelegis
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La Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata riconoscendo il reato di violenza privata allorquando un conducente di autovettura parcheggia la stessa negli spazi riservati ai disabili. Tale condotta costituisce una modalità di coartazione dell’altrui volontà realizzata con la consapevolezza dell’illiceità della propria condotta. Orbene, secondo la Corte tale comportamento non integra solo la violazione dell’art. 158, comma 2, Cod. Str., in quanto nel caso considerato lo spazio è espressamente riservato ad una determinata persona, per ragioni attinenti al suo stato di salute e, quindi, alla generica violazione della norma sulla circolazione stradale si aggiunge l’impedimento al singolo cittadino a cui è riservato lo stallo di parcheggiare lì dove solo a lui è consentito lasciare il mezzo (Cass. Pen. Sez. V, 07.04.2017 n. 17794).